Non ho mai riso leggendo un libro
Partendo dal titolo, non avevo manco mai così tanto letto. Sì, ho sempre avuto un debole per i libri, ma mai mi ero così tanto affacciato al mondo della lettura quotidiana. Infatti a partire da giugno 2023 ho veramente iniziato un costante rito pre-pranzo e pre-cena. Il libro che ha dato il via a questa catena è stato Un infausto inizio di Lemony Snicket (pseudonimo di Daniel Handler), il primo de Una serie di sfortunati eventi – anche super difficile da trovare, con quella copertina.
Il tè si sta raffreddando, e sono qui per parlare di un altro libro; un'altra avventura con tutt'altri personaggi. Ugualmente sfortunati – o almeno così vuole sembrare. Dunque, quando ho sentito parlare della trilogia più che completa in cinque parti della Guida galattica per autostoppisti ho avuto subito un colpo di fulmine. Molto precisamente ne ho sentito parlare il 25 maggio, nel Giorno dell'asciugamano (Towel Day) che si celebra ogni anno come omaggio a Douglas Adams, autore del libro. Non spiegherò cosa e perché; la lettura della Guida sarà più che esaustiva.
Al momento, proprio ora, mentre scrivo queste parole, mi trovo al ventiseiesimo capitolo del primo di cinque libri. Quindi non è che io possa esprimere così tanto, ma posso di nuovo aggrapparmi al titolo di questo post: all'interno di ogni singola riga c'è un umorismo spiazzante, quasi esagerato; è quasi troppo – forse – per i miei gusti, ma fa' sì che l'autore si senta; si percepisca in tutto il suo splendore. Poi i personaggi, gli intrecci; la stessa Guida è ricca di umorismo. Poi c'è abbondanza di terminologie scientifiche e tecnologiche: navi spaziali rubate, robot depressi, e alieni che usano la poesia come strumento di tortura. Te ne do un assaggio? Massì, niente panico:
O, acciacciato grugnosco, le tue minzioni mi appaiono / come ciance di sebo su luride api.
Oh, impiacciami, imploroti sgabazzone rampante sciasciami, sprusciami, sprusciami con crespi tentachili, / o ti strapperò gli sputtoni con i miei scassagangli vedrai se non lo faccio!
A me è piaciuta…
Dunque, in sostanza è una bella lettura, nulla che mi faccia venire voglia di divorarlo però (e questa cosa mi è successa, con un altro libro – un libro di Jack Meggitt-Philips – ma ne parlerò in un altro post).
Fatto sta che consiglio la lettura di questo almeno una volta nella vita perché, se sei un lettore, non puoi non aver letto la trilogia più che completa in cinque parti della Guida galattica per autostoppisti.
Il tè s'è fatto freddo, mannaggia.